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CAIVANO. I Commissari lasciano i servizi dei tributi, pulizie e sorveglianza privi di affidamento e contratti

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CAIVANO – Ventisei pagine di Relazione A.N.A.C. (Agenzia Nazionale Anti Corruzione) dove in ogni paragrafo alla fine si leggeva: “non è stato possibile indagare oltre perché risultano irreperibili documenti necessari per il prosieguo dell’indagine”, uno scioglimento per ingerenze della criminalità organizzata dove ben cinque funzionari con incarichi da dirigenti sono stati menzionati per aver attuato procedure illegittime e qualcuno di essi addirittura sta affrontando dei processi di natura penale, un commissariamento di ben 24 mesi e una terna commissariale formata da viceprefetti, uomini di governo, non sono bastati per mettere le cose al proprio posto all’interno della casa comunale di Caivano.

Le stesse cose che contestavamo, qui sulle pagine di Minformo, oggi a Caivano sono ancora attuali, addirittura quel modus operandi continua indisturbato a resistere e infettare anche altri appalti.

Dopo il servizio di Pulizie e quello della Sorveglianza, da Gennaio anche la Sogert, l’azienda preposta al Servizio Tributi, opera sul territorio con contratto scaduto e non rinnovato. Assurdo, forse in nessun Comune italiano si registra una cosa simile, far gestire i soldi dei caivanesi da una ditta priva di qualsiasi titolo. Di chi sarà la Responsabilità se domani alle casse comunali non torneranno i conti? Dei commissari che non hanno rinnovato l’appalto o indetto nuova gara in tempo o di una ditta che in realtà non dovrebbe essere in quel posto a fare quel tipo di servizio?

Così come in tempo di pandemia, ancora dopo tanti mesi, non riusciamo a risolvere la questione della pulizie dei locali. Cosa si sa di questa ditta? Come viene pagata? I suoi dipendenti sono messi in condizioni di sicurezza secondo le nuove norme COVID-19? Siamo sicuri che quest’azienda segue gli aggiornamenti di pulizia e sanificazione di pari passo all’evoluzione del momento?

Come anche dal punto della Sorveglianza, un problema atavico che si ricorda fin dai tempi della politica. Cosa hanno fatto i Commissari e sovraordinati nel frattempo? È così difficile indire un bando pubblico? E la nuova segretaria tanto cara a questa terna commissariale che fa? Queste cose non le vede? La conosce la situazione o la deve leggere dai giornali?

Cosa lasceranno questi Commissari arrivati per tracciare un solco di legalità all’indomani dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche se non gli stessi problemi e allora ci si domanda: se a mettere a posto le cose non sono riusciti uomini di governo, perché mai ci dovrà riuscire la politica che è formata da gente del territorio che vuoi o non vuoi, nella città in cui sono nati hanno amicizia e rapporti interpersonali con tutti e purtroppo anche le famiglie (mogli e figli) i primi strumenti di ricatto del gradasso di turno?

Allora guardiamo lo stato in cui versa oggi l’ultima città a nord di Napoli e quasi ci scappa una lacrima, la comunità gialloverde chiede aiuto e sembra che nessuno voglia correre in soccorso, chissà perché! È così potente questo sistema fatto di clientele ed interessi che neanche un uomo di governo riesce a sconfiggere? Non vogliamo crederlo, piuttosto vogliamo credere che agli uomini preposti oltre che l’interesse, manca proprio il coraggio!

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Comune di Caivano, in arrivo 17 nuove assunzioni a tempo indeterminato

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17 nuove assunzione, a tempo indeterminato, al Comune di Caivano.

La Commissione Straordinaria, come da richiesta, si avvarrà del supporto tecnico-organizzativo della Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni, che si occuperà della selezione di otto istruttori contabili, due istruttori direttivi contabili, due istruttori amministrativi, quattro operai specializzati (Area degli Operatori esperti) e un istruttore tecnico.
Saranno potenziati, quindi, alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza ed attualmente carenti, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.

Le 17 nuove assunzioni si aggiungeranno alle 31 già effettuate (16 unità nei ruoli dirigenziali e amministrative e 15 agenti di polizia municipale); il tutto grazie all’approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026, documento predisposto con il supporto della task force del Dipartimento della funzione pubblica ed approvato dalla Commissione Straordinaria, formata dal Prefetto Filippo Dispenza, dalla Viceprefetto Simonetta Calcaterra e dal Dirigente Maurizio Alicandro,  che, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, amministra il Palazzo di via Don Minzoni dal mese di ottobre 2023.

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CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

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CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

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Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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